La Centralità del ruolo dell'intestino nella diagnosi, valutazione ed
impatto della salute generale è dimostrata negli ultimi anni e riceve
conferme continue in ogni ambito medico.
Già nel 2009 è stato ampiamente riconosciuto che l'infiammazione di
basso grado è alla base della maggior parte di malattie
cronico-degenerative e/o patologie anche meno gravi che di solito
insorgono negli anni (ipertensione, ipercolesterolemia, sindrome
metabolica, cancro, malattie autoimmuni e reumatologiche, patologie
cardiovascolari gravi e le degenerative del cervello.
Sono ormai note le implicazioni che la flora batterica intestinale e, ancora più in generale, l'insieme dei microrganismi presenti nell'intestino (funghi, virus, protozoi, amebe etc.) ha nella produzione di ormoni e neurotrasmettitori. E' comprovato che la flora intestinale ha un ruolo importante nella prima protezione/elusione dei patogeni o di allerta del sistema immunitario.
Sono sempre più evidenti e diffuse le patologie correlabili alla
sindrome di Permeabilità Intestinale più o meno grave, in conseguenza
alla quale macromolecole di sostanze metaboliche, batteri o altro
migrano dall'intestino al sangue, con un impatto negativo sul sistema
immunitario.
Si creano così disregolazioni con aumento
dell'infiammazione, ossidazione e sbilanciamento immunitario.
Dobbiamo così per avere un intestino sano, ricercare la sua condizione globale attraverso precisi e approfonditi esami di laboratorio che insieme ad un adeguato regime alimentare ci permette di correggere gli eventuali squilibri intestinali. Valutazione dello stato di acidità tissutale/metabolica, ricerca dello stato di invecchiamento e degenerazione cellulare e valutazione degli acidi grassi di membrana, ci aiutano ad analizzare il nostro stato intestinale portando ad una salute generale conquistata e ad un lavoro importante di prevenzione.
Dallo sfitere esofageo inferiore all'ano il tratto gastrointestinale è formato da un singolo strato contiguo di cellule, unite strettamente tra loro da giunzioni serrate, che permettono di mantenere separato l'interno dell'organismo dall'ambiente esterno. Mantenere una corretta impermeabilità intestinale è importante, in quanto una grande varietà di sostanze esogene colonizza il lume intestinale, come microrganismi, tossine e antigeni. In caso di eccessiva permeabilità intestinale queste sostanze potrebbero penetrare nei tessuti sotto il rivestimento epiteliale intestinale, generando processi infiammatori locali, e da qui diffondersi nel circolo sanguigno e linfatico generando un processo infiammatorio sistemico.
I sintomi più comuni di eccessiva permeabilità intestinale, talvolta chiamata "sindrome dell'intestino permeabile" o "sindrome dell'intestino gocciolante", sono spesso di natura gastrointestinale. I sintomi sono: gonfiore addominale, crampi, stitichezza cronica e diarrea, dolori articolari ed eruzioni cutanee.
Il termine disbiosi identifica una generica alterazione della flora batterica intestinale. ( dei microrganismi residenti nel nostro intestino). Se la flora và in disequilibrio e i batteri simbionti, amici dell'organismo che ostacolano e ci proteggono dalla proliferazione dei batteri patogeni o nemici, il corpo si predispone alla malattia.
La disbiosi si cela dietro tutta una serie di sintomi a prevalente localizzazione gastrointestinale: gonfiori, maldigestione, meteorismo, nausea, vomito, flautolenza (eccessiva produzione di gas intestinali)e disturbi dell'alvo come stitichezza alternata a diarrea, steatorrea etc., disturbi del sonno, cambiamenti d'umore, maggiore suscettibilità alle infezioni e ridotta efficienza fisica, allergie, malattie autoimmuni, patologie funghigine (candidosi), infezioni genitali e urinarie, carenze nutritive (di vitamine e minerali).
Un microrganismo è detto opportunista quando vive come saprofita o commensale, generalmente poco o affatto virulento, ma che può diventare patogeno aprofittando di una condizione di minorata resistenza, e sopratutto di una deficitaria reattività immunologica, dell'organismo ospite.
Entrano così a far parte della flora residente dove, in un soggetto sano, non sono in grado di dare patologia, ma in un soggetto immunocompresso o che presenta altre patologie o errate abitudini di vita, questi si possono manifestare e comportare come patogeni e diventare così pericolosi per il nostro organismo sviluppando diversi tipi di patologie: infezioni del tratto urinario, polmoniti, spondiloartropatie,gastroenteriti, congiuntiviti, cheratiti, dissenteria, prurito anale, debolezza etc.